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22 Settembre 2023Ecco le origini e i nobili principi che regolano l’alimentazione vegana
Più volte nel nostro blog abbiamo parlato dei danni provocati dagli allevamenti intensivi.
Gas serra, inquinamento del suolo, antibiotico resistenza, sono solo alcune delle problematiche che stanno minando il futuro del nostro pianeta e non solo.
Una delle possibili soluzioni che molti dei lettori del Blog del Melograno spesso mi suggeriscono, è quella di eliminare completamente la carne e i derivati, scegliendo un’alimentazione vegana.
“Una dieta vegana è l’unico modo per essere sostenibili e salvaguardare il futuro del nostro pianeta”
“Mangiare vegano fa dimagrire e inquina di meno”
Ma quanto c’è di vero in queste affermazioni?
La dieta vegana è davvero la via più sostenibile e sana che possiamo scegliere, o siamo davanti all’ennesima “moda alimentare” che promette di liberarci da tutti i mali?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima capire cosa significa davvero essere vegani, comprendendo i principi di tale scelta e le origini.
Dieta vegana: tra etica e salute
Secondo il rapporto Italia 2021[1] di Eurispes, quasi 1 persona su 10 sceglie una dieta vegana o vegetariana.
I motivi sono molteplici, ma i principali sono:
- seguire uno stile di vita che non danneggi gli animali e l’ambiente;
- motivi puramente salutistici.
Etica e salute quindi sono le 2 ancore che spingono le persone ad abbandonare completamente i prodotti di origine animale.
Etica perché essere vegani significa, oltre ad avere una visione non violenta della vita, rispettare la vita degli animali e salvaguardare l’ambiente dai danni degli allevamenti intensivi.
Salute perché seguendo un’alimentazione vegana (o vegetariana) si possono ottenere diversi benefici per il proprio corpo (di cui parleremo più tardi).
Ora, anche se la dieta vegana è esplosa solo negli ultimi anni, grazie anche all’influenza di numerosi personaggi famosi (da Steve Jobs a Paul McCartney), questi principi hanno origini ben più profonde…
I primi influencer della dieta vegana
Nel 1944, 2 esponenti della Vegetarian Society, la più antica organizzazione vegetariana al mondo, diedero vita a un lungo dibattito che contribuì successivamente alla nascita della Vegan Society.
Il motivo di tale scissione era dovuto al fatto che molti vegetariani erano contrari all’abitudine di consumare prodotti di derivazione animale, come ad esempio quelli caseari.
Da qui nasce l’idea di infondere nella società una maggiore consapevolezza non soltanto dal punto di vista alimentare, ma anche ambientale e sociale.
E non è tutto…
Prima ti ho detto che questi principi hanno origini profonde.
Bene, ti stupirà sapere che già nell’antichità queste ideologie erano ben radicate in diverse società.
Alcuni dei personaggi più famosi che predicavano o credevano nella dieta vegana erano:
- Il profeta e mistico iranico Zarathustra, contrario sia nell’uccidere che nel cibarsi di animali;
- Il filosofo greco Eraclito che predicava l’astensione da qualsiasi cibo di origine animale (compresi i derivati);
- I 2 geni dell’arte Michelangelo e Leonardo da Vinci, i quali evitavano qualsiasi alimento di origine animale.
Come vedi, la dieta vegana non è la classica moda alimentare del momento, bensì una vera e propria filosofia che fonda le sue radici nella storia antica e che ha influenzato nel tempo, popoli e religioni.
Ora, prima di andare a vedere quanto la dieta vegana sia sana e sostenibile, voglio dedicare un piccolo spazio a una tematica che purtroppo viene spesso ignorata.
Prima ti ho detto che la dieta vegana è una scelta etica e salutare, giusto?
Bene, per certi versi però, possiamo definirla anche una…
Una scelta coraggiosa
Ridicolizzati, talvolta odiati, spesso temuti…
Scegliere una dieta vegana (o vegetariana) in alcuni casi non è affatto facile.
Per certi versi, potremmo definirla come una scelta coraggiosa. Il motivo?
Perché spesso si deve fare i conti con una forma di discriminazione chiamata vegefobia o vegafobia.
Questo termine nato in Francia nel 2001, indica una sorta di avversione o paura verso tutte quelle persone che scelgono di non mangiare carne e derivati.
Persone che aderiscono a “un’ideologia fastidiosa” che va a cozzare contro una serie di convinzioni e abitudini alimentari, ormai profondamente radicate nella nostra società.
E non mi riferisco ai luoghi comuni o alle classiche battutine…
Ma a vere e proprie forme di discriminazione che vanno a colpire qualsiasi ambito del tessuto sociale e talvolta, possono sfociare in veri e propri atti di violenza.
Detto questo, arriviamo al succo di questo articolo e parliamo un po’ di sostenibilità.
La dieta vegana è davvero una via più sostenibile?
Scopriamolo subito…
L’alimentazione vegana può salvare il pianeta?
Cosa succederebbe se di colpo l’intera popolazione mondiale smettesse di mangiare carne e derivati?
Beh, è logico pensare che comporterebbe di sicuro la fine degli allevamenti intensivi e dei danni catastrofici che stanno causando al nostro pianeta.
Come è logico, anche un minor consumo di risorse naturali che servono ad allevare il bestiame.
In questa revisione sistematica[2] che si basa su 16 studi scientifici e mette a confronto diete vegane, vegetariane e onnivore, si evince un dato molto chiaro.
Una dieta vegana vanta un minor impatto ambientale e un minor consumo di risorse come acqua e suolo, tra quelle messe a confronto.
Ma c’è un però…
È necessario che, affinché questa tesi si verifichi, si scelga solo prodotti locali che minimizzino l’impatto ambientale dei trasporti.
Consumare ad esempio prodotti vegani trasformati di origine industriale, potrebbe avere un’impronta ambientale ben maggiore.
C’è da dire però che non tutto il mondo della scienza è convinto di questo scenario…
Secondo alcuni ricercatori, la dieta vegana potrebbe non essere sostenibile come si pensa, e non riuscirebbe a sfamare l’intera popolazione mondiale in costante crescita.
Uno dei motivi che puoi trovare anche in questo studio[3], è che non tutti i tipi di terreno presentano le medesime caratteristiche.
Ci sono ad esempio terreni che sono inadatti alla coltivazione ma ideali per far pascolare il bestiame, come ci sono terreni più adatti a coltivare cereali o frumento anziché frutta e verdura.
Di conseguenza, secondo tale scenario, una dieta vegana sprecherebbe più risorse rispetto a una dieta onnivora.
E dal punto di vista della salute?
Mangiare vegano fa dimagrire?
Sì, lo so che aspettavi con ansia la risposta a questa domanda…
Mangiare vegano fa dimagrire?
Sembrerebbe di sì[4] dato che chi sceglie una dieta vegana tende a consumare cibi meno calorici e con meno grassi saturi.
Senza contare poi l’elevato quantitativo di fibre, preziosi nutrienti come ferro e magnesio, e vitamine C ed E.
Una dieta vegana inoltre può:
- contribuire a prevenire svariate malattie croniche[5];
- aiutare il sistema cardiovascolare[6], abbassando i livelli di colesterolo totale, LDL e pressione sanguigna;
- diminuire l’incidenza di ictus e cancro[4].
Tuttavia, anche qui ci sono delle piccole considerazioni da fare simili al discorso sostenibilità.
Premettendo che, prima di iniziare un qualsiasi regime alimentare, è sempre meglio seguire i consigli di un esperto al fine di evitare carenze nutrizionali (vale sia per gli adulti che per i bambini[7]), quello che mi preme di più sottolineare è come sempre la qualità degli alimenti che scegliamo.
Tutti questi benefici infatti vanno intesi SOLO se si sceglie sì alimenti 100% vegetali, ma naturali.
Questo perché anche qui, nel mondo vegan, moda e marketing hanno fatto i loro danni.
Mi riferisco in particolare ai tantissimi cibi spazzatura che sono sì 100% vegan, senza glutine e senza olio di palma…
Ma sono prodotti altamente processati, quindi ricchi di calorie, zuccheri raffinati o sale e conservanti che non apportano di certo benefici al nostro corpo.
Quindi anziché scegliere snack vegani, è meglio optare per della bella frutta fresca e di stagione 😅
L’importanza di scegliere alimenti naturali e stagionali
Bene, siamo quasi giunti alla fine del nostro viaggio nel mondo della dieta vegana.
Prima di concludere però, voglio lasciare 2 mie considerazioni.
Le ricerche che ho fatto per l’articolo, mi hanno permesso di capire più a fondo le nobili motivazioni di chi sceglie una dieta vegana e comprendere alcune tematiche che ignoravo (la vegefobia ad esempio).
Ora, così come credo siano deleteri gli estremismi, del tipo “o sei 100% vegano o non vai bene”, non mi piacciono nemmeno le discriminazioni rivolte a chi sceglie di escludere alimenti di origine animale.
La seconda impressione è che la dieta vegana può essere sì una via sostenibile e sana, ma soltanto a patto che si scelga alimenti:
- naturali, quindi non processati
- stagionali
- il più possibile a km 0
- magari da realtà biologiche
Per certi versi, ciò predichiamo noi ogni santo giorno!
Nel nostro menù, ad esempio, abbiamo diverse soluzioni che abbracciano un po’ tutte le esigenze della nostra clientela, dagli onnivori amanti della carne, ai vegani (o vegetariani).
Tuttavia, parliamo sempre di specialità realizzate con materie prime sane, il più possibile locali e sempre solo stagionali.
E vogliamo essere più INCLUSIVI possibili verso le tante scelte alimentari che alla fine hanno tutte la stessa nostra filosofia:
Vivere in armonia con la Terra e quindi con Noi stessi.
Tu cosa ne pensi?
Credi davvero che una dieta vegana sia sempre sana e sostenibile?
Dimmelo con un commento!
Luca del Melograno
FONTI
[1] https://eurispes.eu/news/risultati-del-rapporto-italia-2021/
[2] https://academic.oup.com/ajcn/article/100/suppl_1/476S/4576675
[4] https://academic.oup.com/ajcn/article/89/5/1627S/4596952
[5] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18237581/
[6] Fraser, G. “Risk factors and disease among vegans.” Diet, life expectancy, and chronic disease Studies of Seventh-day Adventists and other vegetarians (2003): 231-239.