Ecco perché evitiamo gli allevamenti intensivi
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21 Febbraio 2020I rischi e i pericoli che corriamo quando scegliamo le nostre uova di gallina
In questi giorni sta facendo scalpore l’allarme per sospetta salmonella enterica registrata in Francia, proveniente da uova di gallina italiane.
Sono ancora in corso degli aggiornamenti sull’accaduto, ma leggere la notizia mi ha fatto riflettere molto sui rischi che corriamo quando scegliamo questo straordinario alimento.
Se leggi il nostro blog, saprai che ci piace condividere un po’ quella che è la nostra filosofia ed esternare qualche nostra riflessione sul rapporto tra alimentazione, allevamento e agricoltura.
E magari, far luce su argomenti dove regna ancora tanta disinformazione…
E proprio intorno all’argomento uova, c’è ancora molta confusione.
Sia per quanto riguarda le proprietà straordinarie delle uova di gallina, sia per quanto riguarda la scelta.
Quindi oggi ho deciso di dedicare questo articolo proprio alle nostre care uova di gallina, e come sempre, dal mio personale punto di vista di ristoratore molto attento alla salute.
Uova di gallina: proprietà e colesterolo
Partiamo subito col dire che l’uovo di gallina è una cellula germinale femminile, costituita essenzialmente da guscio, tuorlo e albume.
È ricco di proteine, minerali e vitamine A, B6 e B12, inoltre è un’ottima fonte di potassio, ferro, calcio e fosforo.
Sotto il profilo nutrizionale, rappresenta un vero e proprio alimento eccezionale.
I grassi inoltre (circa il 9%) sono per lo più mono e polinsaturi (i grassi insaturi come saprai sono quelli “buoni”), con una buona percentuale di acido oleico (ricco di omega 9) dalle proprietà antinfiammatorie.
Le uova di gallina nel corso degli anni, sono state più volte al centro dell’attenzione per via dei discordanti pareri inerenti alle sue proprietà nutritive.
Spesso infatti sono state accusate di contenere molto colesterolo.
Ma è davvero così?
In realtà la questione è ancora in sospeso…
Questo perché negli ultimi anni è tornato alla ribalta grazie ad alcuni studi che affermano l’esatto contrario.
La Società italiana di nutrizione ad esempio, secondo le ultime revisioni, raccomanda da 1 a 4 uova di gallina alla settimana, come indicato in questo articolo della Fondazione Umberto Veronesi.
Quindi di fatto si è sfatato il mito dell’alto contenuto di colesterolo, perché bisogna prendere in considerazione tutti gli altri nutrienti che un uovo contiene.
Fatta questa breve premessa sulle nostre uova di gallina, ritorniamo alla nostra domanda iniziale.
Tutte le uova di gallina sono uguali e salutari?
Dipende, vediamo insieme il perché…
Da dove arrivano le uova di gallina che acquisiti?
La qualità delle uova di gallina che arrivano ogni giorno sulla nostra tavola, è legata senza ombra di dubbio alla qualità della vita della gallina.
Come ormai sappiamo tutti, in ogni confezione di uova di gallina che troviamo al supermercato, c’è una chiara indicazione che identifica il tipo di allevamento:
● Codice 0 per galline da allevamenti biologici;
● Codice 1 per galline allevate all’aperto;
● Codice 2 per galline allevate a terra;
● Codice 3 per galline allevate in gabbia.
Ora, solitamente tutti noi siamo abituati a prediligere i primi 3 e a escludere quelli da allevamenti in gabbia, i quali purtroppo sono ancora ammessi (a proposito ti lascio una video inchiesta del Salvagente su quanto sia brutale questo tipo di allevamento).
I problemi però riguardano anche gli allevamenti a terra, o meglio quasi a terra.
Infatti in molti di questi allevamenti, le galline allevate a terra “l’aperto” non lo vedono mai per tutta la loro vita!
Non vengono allevate in gabbie, ma poggiano su pavimento, ammassate all’interno di capannoni industriali per tutto il ciclo di vita (tra l’altro molto breve perché destinate all’ingrasso).
Ma non è tutto…
Condizioni crudeli: cannibalismo e ingrasso
Voglio soffermarmi ancora sulle condizioni delle galline allevate a terra o in gabbia, costrette a vivere in questa tipologia di allevamenti intensivi.
Ho già dedicato un articolo a questo tema (lo trovi qui sul blog del ristorante Il Melograno), ma voglio andare più a fondo, mostrandoti alcuni dei pericoli che corrono le galline allevate a terra o in gabbia.
Quando parliamo di galline allevate a terra o in gabbia, parliamo pressoché sempre di allevamenti intensivi.
E come ben sappiamo, è sinonimo di condizioni di vita miserabili.
Sì perché lo sfortunato animale che vive in queste condizioni, nasce per un solo motivo: produrre il più possibile e in tempi rapidi.
Infatti, oltre alle luci artificiali dei capannoni sempre accese che invogliano la gallina a mangiare di continuo e di conseguenza a dormire di meno, l’alimentazione cui sono costrette tutti i giorni è il più possibile calorica per far per produrre uova più velocemente.
In questi piccoli spazi soffocanti, senza potersi muovere in libertà in un verde pascolo, possono andare incontro all’osteoporosi e al cannibalismo.
La pica o plumofagia (il cannibalismo delle galline) infatti è un disturbo comportamentale aggressivo che loro sviluppano in situazioni del genere, che le porta a beccarsi a vicenda in varie parti del corpo, strappandosi le penne fino a sanguinare o nel peggiore dei casi, alla morte.
Il resto di loro, deve sopravvivere a infezioni dovute alle scarse condizioni di igiene, sopportando dosi massicce di antibiotici e conducendo una vita d’inferno senza vedere mai la luce del sole.
Ora, tu compreresti mai uova di gallina provenienti da allevamenti del genere?
Un nemico per l’uovo, un pericolo per l’uomo
In questi allevamenti dove l’igiene è l’ultima delle preoccupazioni, fa capolino (oltre a pulci e zecche) un nemico silenzioso e molto piccolo, una vera bestia nera (o per meglio dire “rossa”!) per tutti gli allevatori.
Sto parlando dell’acaro rosso.
Questo acaro rosso infesta gli allevamenti intensivi riproducendosi a ritmi vertiginosi, e per farlo, si nutre del sangue dei volatili.
Senza contare che l’acaro rosso è un micidiale vettore di agenti virali e batterici.
Per contrastarlo, alcuni allevatori non molto tempo fa, usarono un potente acaricida chiamato Fipronil.
Ora, c’è un problema.
Questo antiparassitario molto potente, usato per sterminare l’acaro rosso, pulci e zecche, è vietato per il trattamento degli animali destinati al consumo umano come polli o galline.
Un tanto perché esso contiene una neurotossina termostabile, non alterabile in cottura, che se assunta in grandi quantità attraverso il cibo, avrebbe un impatto dannoso su fegato e reni.
Senza contare che l’esposizione all’acaricida può causare vomito, nausea e dolore addominale.
Nell’anno in cui esplose lo scandalo legato al Fipronil, nel 2017, vennero ritirati diversi lotti di uova di gallina in diversi paesi dell’Unione Europea.
E quel che è peggio, è che dopo analisi approfondite sui mangimi da parte del Ministero della Salute, si sospetta che il Fipronil possa essere stato aggiunto nel cibo destinato a polli e galline, come profilassi per limitare il contagio dall’acaro rosso.
Ti lascio proprio qui un articolo di approfondimento sulla vicenda.
Esiste una valida alternativa?
Lo so, dopo aver letto tutto questo, passerebbe anche a me la voglia di mangiare uova di gallina di qualsiasi allevamento.
Ma è davvero necessario?
Possibile che non esista una via più salutare ed etica per gustarci le nostre amate uova di gallina?
Nella nostra continua e incessante ricerca di materie prime naturali e provenienti da agricoltura non intensiva, forse si.
L’alternativa è quella di scegliere uova di gallina da piccole realtà locali, dove gli animali sono liberi di muoversi all’aria aperta sotto il sole, per tutto il giorno.
Ad esempio l’azienda friulana che abbiamo scelto noi del ristorante Melograno, e che rispetta con passione e amore (per gli animali e l’ambiente) questi criteri, è l’Azienda Agricola Sergio Pascolo.
In questa bellissima realtà, le galline pascolano liberamente, in condizioni di vita ottimali, per produrre uova dalle notevoli proprietà nutritive.
I mangimi utilizzati sono esclusivamente vegetali e biologici, e le fortunate galline godono anche di un piacevolissimo sottofondo musicale durante il giorno.
Infatti, questi accorti allevatori hanno scelto di diffondere musica classica nella loro tenuta, consapevoli dei benefici che essa ha sul benessere generale dell’animale.
Inoltre, questi allevatori sono sempre molto attenti a migliorare costantemente il benessere delle galline per offrirci un prodotto di qualità sicuramente superiore.
Infatti, hanno perfezionato il mix di erbe e cereali nei loro mangimi aggiungendo i preziosi semi della Camelina Sativa.
Una pianta dalle proprietà straordinarie
Questa pianta, conosciuta fin dall’antichità per le sue notevoli proprietà, contiene dei semi ricchi di grassi polinsaturi (i cosiddetti grassi buoni) come ad esempio l’omega 3.
Questo grasso è un potente alleato contro l’aumento del colesterolo e la stanchezza, e rappresenta un valido alleato per il sistema cardiovascolare.
Loro sono stati i primi ad arricchire i loro mangimi con i semi di questa pianta in modo da incrementare il valore di omega 3 nelle uova di gallina.
Noi come ristorante Il Melograno cerchiamo di scegliere sempre il meglio, rispettando però la natura e i suoi ritmi.
Ecco perché abbiamo scelto di utilizzare queste eccezionali uova nei piatti della nostra cucina e sulle nostre pizze.
Voglio concludere questo articolo, lasciandoti una carta d’identità del classico uovo di gallina, pubblicata dal Codacons.
Spero ti sia utile ogni qualvolta ti ritroverai davanti allo scaffale delle uova, indeciso su quale scegliere.
A proposito, tu cosa ne pensi di tutto questo?
Sei anche tu molto attento nella scelta delle tue uova di gallina?